Sunday 11 December 2022

Ennio Morricone The Official Concert Celebration - Recensione

O2 Arena, Londra

 

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Diretto da Andrea Morricone
Curato da Ennio Morricone



Ennio Morricone

È raro che l'imponente O2 Arena di Londra ospiti una serata intima. Ma così è stato il mese scorso quando The Official Concert Celebration dell'opera di Ennio Morricone é arrivato all’arena per un unica serata completamente sold out. Per chi scrive, il concerto ha avuto un'intensità particolare poiché nel 2019 avevo intervistato il leggendario compositore nella sua casa romana. Sotto la direzione del figlio di Morricone, Andrea, una selezione di estratti da alcune tra le oltre 500 partiture che il Maestro ha scritto è stata eseguita dalla Flanders Philharmonic Orchestra, con il programma in gran parte ideato e curato dallo stesso Morricone prima della sua triste scomparsa nel luglio 2020.

L'intimità della serata si è definita attraverso una serie di canali: in primo luogo, la musica stessa, con Andrea che ha offerto una conoscenza profonda e impeccabile del lavoro di suo padre. Compositore lui stesso, era chiaro mentre le varie colonne sonore riempivano la serata, che Andrea era immerso nella musica di suo padre.

Andrea Morricone

In secondo luogo, le clip dei film proiettati sopra l'orchestra. Per chi ha familiarità con il lavoro di Morricone, è sempre una gioia speciale rivisitare un vecchio classico. I film sono pietre miliari culturali, ciascuno bloccato nell'era della sua uscita individuale, senza età e congelato nel tempo mentre noi, il pubblico, viaggiamo attraverso la nostra mortalità. E quindi, sia che si guardi l'estratto dal relativamente recente “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino, vincitore dell'Oscar, o gli estratti molto più maturi tratti dalla filmografia di Sergio Leone, ogni clip avrà innescato ricordi e ricordi unici e personali in tutto il pubblico.

Il terzo aspetto intimo della serata è derivato dai contributi filmati che sono stati riprodotti tra i pezzi. Da alcune riflessioni rivelatrici e a volte auto ironiche dello stesso Morricone, fino ai contributi di alcuni dei grandi registi ancora in vita per i quali ha composto. I commenti fatti sono stati calorosi, rispettosi e così profondamente pieni di amore e ammirazione per un uomo la cui carriera è durata 60 anni. Giuseppe Tornatore, Tarantino e Roland Joffé hanno tutti parlato con riverenza dello stile e del talento di Morricone. Ma è stato probabilmente Jeremy Irons, una delle star di The Mission di Joffè, a parlare in modo più franco, descrivendo le colonne sonore di Morricone come aventi un effetto edificante sui film sottostanti, che si collocano accanto a Shakespeare per il loro posto nel pantheon della grande arte. 

E poi, ovviamente, c'era il programma della serata. Aprendo con estratti da Gli intoccabili, è stato subito ricordato il genio di Morricone nello scrivere melodie squisite che potevano accompagnare la violenza più brutale sullo schermo. Robert De Niro nel ruolo di protagonista è passato da Gli intoccabili a C'era una volta in America, dove il tema di Deborah e il tema principale sono stati accompagnati da una potente serie di clip del film. A seguire, The Legend Of 1900, il primo dei cenni della serata al regista Tornatore.

Un estratto dell'intervista con il Maestro lo ha visto parlare del suo approccio strutturale alla composizione, che collega musicalmente partiture diverse come The Sicilian Clan e Metti Una Sera a Cena, la seconda con alcuni deliziosi assolo al basso di Nanni Civitenga.

Nanni Civitenga

Dopodichè Il lavoro di Sergio Leone è tornato protagonista fino all'intervallo con un affascinante spiegazione filmata di Ennio Morricone del suo semplice uso di tre note per l'armonica, che ha introdotto “L’uomo dell’Armonica” da C'era una volta il West, malinconicamente e magnificamente eseguita di Daan Wilms all'armonica solista. Quel film, insieme a Il buono, il brutto e il cattivo, ha stuzzicato il pubblico prima dell'intervallo, con il soprano straordinariamente struggente Vittoriana De Amicis che è salita sul palco per Jills Theme, prima di concludere il primo tempo con un'“L’Estasi dell'oro" veramente estatica.

Vittoriana De Amicis

L'orchestra è tornata a suonare l'omaggio di Andrea Morricone a suo padre, Theme For Ennio, che con un Hauser pre-registrato al violoncello è stato un magnifico omaggio al lavoro di suo padre. Poi alcune parole filmate di Tarantino e si è passati direttamente a The Last Stagecoach To Red Rock da The Hateful Eight, un brano musicale quasi sinfonico nella sua lunghezza e bellezza. Davvero non li scrivono più così!

Ciò che è stato particolarmente toccante nei filmati riprodotti durante la riproduzione di questa melodia, è stata l'inclusione del filmato del Maestro stesso che dirige la colonna sonora negli studi di Abbey Road di Londra. A vederlo sullo schermo, bacchetta in mano, era come se non fosse mai morto.

Leandro Piccioni e Hauser

A seguire Cinema Paradiso - dove il toccante tema d'amore del film era stato scritto da Andrea - e Chi Mai. Quest'ultimo occupa un posto speciale nel cuore degli inglesi dai tempi in cui la BBC era ancora in grado di produrre un buon dramma e nel 1981 acquistò la melodia (originariamente scritto per il film di Jerzy Kawalerowicz Maddalena) come tema per The Life And Times Of David Lloyd George. In questa forma raggiunse poi il numero 2 della UK Singles Chart.

Ci sono altri solisti che meritano di essere menzionati per il loro contributo a questa serata. Il primo violino Anna Buevich, che è stata meravigliosa durante tutto il concerto ed in particolare durante i suoi “a solo” nel "La Classe Operaia Va in Paradiso”. Leandro Piccioni al pianoforte, Rocco Zifarelli è stato magnifico alla chitarra, mentre Massimo D'Agostino è stato un tour de force di energia alla batteria. Un cenno anche al direttore del coro del tour Stefano Cucci che per questo concerto londinese dirigeva il Crouch End Festival Chorus, un ensemble locale che ha fatto un lavoro di prima classe nel fornire il supporto vocale necessario ai pezzi del Maestro.

Rocco Zifarelli

Un'intervista filmata con Roland Joffe ha segnalato che The Mission sarebbe stato il prossimo brano, con l'ennesima apparizione di De Niro sopra l'orchestra. L'oboe di Gabriel è stato squisito come sempre, con The Falls e poi On Earth As It Is In Heaven che hanno fatto venire la pelle d’oca al pubblico dell'arena.

L'incantevole Miss De Amicis è tornata per uno scoppiettante bis di Ecstasy Of Gold e mentre la folla chiedeva di più, Andrea ha alzato la bacchetta per l'ultima volta, per riprendere On Earth As It Is In Heaven, solo che questa volta era suonato mentre un montaggio di immagini del Maestro da neonato a novantenne, riempiva lo schermo. Raramente un brano musicale è stato intitolato in modo così appropriato per il momento, e in tutto l'O2 lacrime sono state versate per la bellezza e il genio della musica di Ennio Morricone.

Con sincera gratitudine a Nanni Civitenga per la traduzion



Photo: Hanout Photography

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